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Immagine del redattoreEleonora Tassani

La matematica del tempo: il Chuenil Kin.

Aggiornamento: 4 ago 2021

Circa un anno fa sono stata in Messico per un seminario residenziale emotivamente, spiritualmente e fisicamente piuttosto impegnativo, al termine del quale mi è stato dato il nome nella tradizione Maya Nahual.

Da circa nove anni mi sto addentrando

in questa tradizione millenaria e

più ne entro a conoscenza

attraverso uno studio esperienziale,

più mi entra nelle viscere e nelle ossa.

Faccio questa premessa, perchè per comprendere certe culture poco serve lo studio mnemonico o un processo di apprendimento razionale, la comprensione non è lineare, passa attraverso il corpo, lo spirito e poi arriva nella mente, solo così si può davvero capire e carpirne l'essenza e la profonda saggezza.

È solo recentemente che ho cominciato a studiare, nel senso letterale del termine, il calendario messicano. Perché adesso sono in grado di comprenderlo e per un motivo molto pratico: nel mio viaggio in Messico l'avevo prenotato e mi è stato consegnato a gennaio di quest'anno autografato dall'autore, il Maestro Meza (praticamente il corrispondente del nostro Papa, anche se molto meno famoso!)

Oggi, quindi, mi avventurerò in questa "titanica" impresa di spiegare il conto del tempo della tradizione Mexica (Messico) senza "obbligarvi" a viverlo prima fisicamente. Cercherò di tradurre e di introdurvi in maniera più o meno sequenziale, nella logica temporale Nahual fino a svelarvi un grande segreto! ...di pulcinella... le profezie Maya non esistono.

Dedica del Maestro Meza a Eleonora
La dedica a mio nome firmata dal Maestro Meza :-)

Cenni storici (molto brevi)

La storia del Messico è piuttosto complessa, è un paese ricco di moltissime etnie. Durante il mio viaggio, mi sono imbattuta per caso in una mostra sulla storia dei popoli e mi sembra di ricordare che siano più di 50 i gruppi etnici ancora esistenti.

Cercando di mettere in fila lo sviluppo antropologico di questo grande territorio, possiamo affermare che gli antenati dei Mexica erano i Toltechi, ancor prima di loro sono esistiti i Clovi.

Sono stati i Toltechi ad influenzare maggiormente i diversi e tanti popoli sparsi nel territorio messicano, per questo sono riconosciuti come gli antenati. Dopo di loro si conosce l'esistenza degli Olmechi.

Ogni popolo, nel tempo, aveva influito sugli altri con cui era entrato in contatto, il concetto cosmologico unico e basilare che riunisce tutte le varie civiltà che si svilupparono in questa regione geografica è chiamato Nahual.

Se i Toltechi furono i maggiori influencer, furono i Maya a concentrarsi particolarmente sul concetto del tempo in termini filosofici, tradizionali e matematici, perfezionandone il conto.

La scomparsa dei Maya resta un mistero, comunque gli eredi di queste conoscenze sono gli Aztechi, padri diretti del popolo messicano odierno. È bene sottolineare che gli Aztechi ereditarono sì il sapere Maya, ma ovviamente lo declinarono nella loro "versione".

La tradizione mexica è dunque quella azteca, non Maya. In quanto la tradizione Maya è Maya e basta ed è ancora portata avanti dagli esponenti del lignaggio.

Il popolo Maya è scomparso nella sua interezza, ma non il lignaggio, Omar Miranda-Novales, ad esempio, fa parte del lignaggio Maya, in quanto sua madre rappresentava il lignaggio Maya, mentre suo padre rappresentava quello azteco. Personalmente vengo "educata" maggiormente nella tradizione Maya, per questo quando ne parlo o scrivo, specifico spesso il nome intero Maya Nahual.

Il calendario mexicano, il Chuenil Kin
Il Chuenil Kin. Questo mi è stato regalato per un compleanno di tanti anni fa, in tempi "non sospetti" ;-)

Il Chuenil Kin.

Chuenil Kin è il nome corretto del calendario messicano. Questo termine è stato a lungo segreto, in quanto le traduzioni erronee hanno contribuito a diffondere un altro nome: Tzolkin.

Nell'epoca New Age, un certo personaggio ha utilizzato questa definizione, ha mantenuto i simboli del tempo aztechi corretti, ma ne ha dato una sua interpretazione che è quella arrivata a noi occidentali.

Il calendario messicano che oggi viene redatto e diffuso è la sintesi di quello rituale e di quello civile. Il calendario rituale è composto da 13 mesi di 20 giorni, quello civile da 18 mesi di 20 giorni. È stato creato dal Maestro Meza per adattarlo a quello gregoriano, cioè i mesi sono suddivisi e nominati come i nostri, ma in parallelo è trascritto il conteggio della tradizione. Ho fotografato la copertina e un pagina interna per rendere l'idea.


I cicli e la base numerale 20.

Il calendario è una questione fissa, il tempo no, per i Mexica è circolare e si sviluppa come tante spirali che si espandono in tante direzioni intersecandosi.

Il conto del tempo si aggiusta precisamente ai cicli della natura e dell'universo. È basato sull'osservazione dei movimenti del Sole, della Luna, della Via Lattea, di Venere, delle Pleiadi e di Orione. Questi erano i pianeti e galassie che potevano vedere.

Contemplando questi macro cicli e intersecandoli con i cicli umani, gli antichi hanno sviluppato un modello matematico preciso in grado di contare il tempo, inserirlo in un calendario e stabilire quali diverse energie possono influenzare l’andamento di ogni giornata.

Senza entrare in troppi conteggi,

la base numerale di partenza è il 20.

I simboli del tempo sono 20 e sono vincolati

con ogni organo, con un numero, un colore,

un movimento delle stelle e

sono i giorni dei mesi nel calendario.

Partendo dal 20 e passando dalla dimensione umana a quella cosmica erano arrivati a calcolare il movimento della nostra galassia al suo centro, credevano infatti che si sviluppasse intorno ad un buco nero, oggi la Nasa ha scoperto che è così. Le tanto famose piramidi maya e azteche erano state costruite in punti specifici per osservare il conto del tempo.

Come lo facessero, è la domanda per noi naturale e non sta a me dare una risposta a questo quesito aperto da secoli; potrei supporre delle ipotesi in virtù della mia esperienza, ma rasenterebbero la “fantasia” per cui preferisco non citarle.

Le 4 rotture del tempo, il 13 e il 52.

Il tempo, dunque, non è fisso, è in movimento, nel suo ciclo si sposta in avanti, questo succede anche nel calcolo del calendario gregoriano, ecco perché ogni quattro anni, viene aggiunto un giorno. Nel calendario messicano, invece, questa frazione di tempo che "avanza", viene assorbita spostando l'orario di entrata dell'anno nuovo.

Significa che nel calendario mexica l'anno inizia sempre tra l'11 e il 12 marzo, in una rottura di tempo che slitta di anno in anno. Le rotture del tempo sono quattro: l'alba, il mezzogiorno, il tramonto e la mezzanotte.

Questo anno 2020 è entrato al tramonto.

L'orario di entrata dell'anno ha un simbolo specifico di riferimento proveniente dai 20 simboli del tempo. Il 2021 comincerà alla mezzanotte dell'11 marzo.

Ho spiegato che i simboli del tempo sono 20, come i giorni del mese nel calendario, ma è bene precisare che ogni giorno ha due simboli, in quanto essendo tutto in movimento, anche la giornata non ha una fine secca, inizia a finire, mentre l'altra inizia a nascere, anche nei simboli c'è una sorta di slittamento.

Conoscere i simboli del giorno e saperne il significato,

permette di sviluppare determinati progetti

piuttosto che altri o riposarsi

e contemplare piuttosto che correre e affannarsi,

in poche parole consente di vivere la giornata

in armonia con la terra e il cosmo.

Le rotture del tempo suddividono la giornata in quattro e, seguendo questa "regola del 4", un altro importante ciclo da considerare per la dimensione umana è quello di 52 anni: 13 anni moltiplicati per 4.

Ogni 52 anni un fuoco sacro viene mantenuto acceso da una famiglia in un luogo segreto e dopo 52 anni viene spento e comincia un periodo di transizione, una grande festa di rinascita. Sostanzialmente ogni 52 anni c'è l'occasione per rinascere a livello di umanità.

Nella sfera del singolo, è festeggiato il cinquantaduesimo compleanno per la nascita del sé: dopo tutti gli anni di apprendimento, finalmente il sé può nascere.

Oggi siamo nell'ultimo ciclo di 13 anni dei 4 che compongono il macro ciclo di 52, iniziato il 1974 e che terminerà nel 2026.



Le profezie Maya non esistono.

Nel paragrafo dei cicli e della base numerale 20, ho scritto che attraverso complessi calcoli matematici è possibile stabilire come sarà la giornata di oggi. Postulando questo, potreste obiettare che sì, le profezie esistono.

In realtà no, e non solo perché per loro il tempo è in movimento e la profezia lo renderebbe fisso, ma soprattutto perché per i Maya e gli Aztechi il destino non esiste, è frutto delle singole scelte di ognuno. Quindi il conto del tempo stabilisce la matematica della giornata, ma poi se la persona compie scelte diverse in accordo o disaccordo alla "qualità cosmica", la giornata potrà essere in armonia con il tutto o in opposizione.

È interessante sapere che per loro ogni giornata è un giorno di festa, c’era un’attività dedicata e questo aiutava ad essere in sintonia con l’energia universale. Oggi purtroppo quest’usanza si è persa.

Considerando che le leggendarie profezie Maya si riferirebbero a tutta l'umanità, vorrebbe dire che le scelte di ogni singolo individuo dovrebbero allinearsi in una data maniera, insomma tutto molto improbabile.

In sostanza il conto del tempo

ci regala o suggerisce delle coordinate di vita in armonia

con la nostra natura

e, in senso macro, siccome siamo parte di un tutto,

con la Natura universale,

ma non impone regole o profetizza destini.

Il mio intento era quello di introdurvi in questo complesso, affascinante e illuminante universo temporale maya e azteco, mi direte voi se ci sono riuscita! E magari senza farvi venire il mal di testa!

Alla prossima "avventura titanica" che mi verrà in mente ;-) o, più semplicemente, al prossimo articolo.

Vi auguro una giornata in armonia con la natura dentro di voi e quella fuori da voi.

Eleonora


P.S. i due simboli del tempo di oggi sono l'avvoltoio (cōzcacuāuhtli) e il movimento (ollin).


Se volete approfondire ulteriormente l'argomento del Chuenil Kin e del segreto del tempo, vi invito a cliccare qui.







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